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Lettera pubblicata dal Corriere dello Sport a pag. 9 domenica 18/06/2017
Gentile direttore,
credo di dare un’utile informazione ai tifosi abbonati della As Roma, almeno a diecimila di loro, ma anche in generale a tutti i tifosi italiani. Questa è la notizia: il Tribunale di Roma ha riconosciuto come illegittima la pretesa delle società di calcio di far ricadere sulla testa del tifoso abbonato la condanna alla squalifica dei settori dello stadio. Ricorderà quando tre anni fa la As Roma, per decisione del Giudice sportivo, fu condannata per responsabilità oggettiva ad un’ammenda e alla chiusura di alcuni settori a causa di cori contenti la cosiddetta discriminazione territoriale. Per tre delle diciannove partite casalinghe, gli abbonati dei settori curva sud e laterale sud, e in altra circostanza anche quelli di curva nord, si trovarono col proprio settore chiuso. Ma si trovarono anche a ricevere un duplice diniego, quello di non poter accedere in altro settore dello stadio o, in alternativa, quello di non poter ricevere il rimborso delle partite proibite. Da tifoso della Roma e abbonato del settore curva laterale sud, ma anche da militante Radicale, abituato a non sopportare l’applicazione di un diritto inventato a danno del contraente più debole, ho fatto ricorso presso il Tribunale di Roma. Dopo tre anni è arrivata una sentenza che ci ha dato ragione. La As Roma è stata condannata a rimborsare 40 euro, pari alla quota parte dell’abbonamento relativo alle tre partite, oltre alle spese legali. Inoltre, grazie al lavoro svolto insieme agli Avvocati Vincenzo Vitulli e Potito Flagella, siamo riusciti a far riconoscere da un Tribunale il diritto dei tifosi di accedere allo stadio in settore diverso da quello squalificato integrando il prezzo del nuovo tagliando o in alternativa, a loro scelta, alla restituzione del prezzo del biglietto. Con tale decisione non solo il giudice ha riconosciuto che le condanne della Giustizia sportiva non possono ricadere sul tifoso, ma, soprattutto, abbiamo fatto riconoscere esplicitamente da un Tribunale che la decisione del Giudice sportivo non equivale a un Daspo collettivo, come non poteva essere e fino alla sentenza odierna, in effetti, era. Faccio un appello, quindi, alla As Roma affinché - anche in ragione di quanto calcolato dal Giudice nella sentenza - riconosca uno sconto agli oltre 10.000 abbonati della stagione 2013/2014, costretti alla mancata visione di quelle tre partite. Se così non dovesse essere i tifosi potranno visitare il mio blog http://roccoberardo.blogspot.it, prendere visione della sentenza del Tribunale di Roma e regolarsi di conseguenza, con un costo per la Roma ancora più grande, considerate le spese per il contenzioso.
Rocco Berardo*
membro direzione Radicali Italiani
(e abbonato in curva sud laterale)
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