Berardo e Rossodivita: “Serve chiarezza su aspetti scientifici ed economici controversi di un farmaco con derivati dalle urine umane”
I Consiglieri della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei alla Regione Lazio Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita hanno presentato un’interrogazione urgente alla Presidente Polverini anche nel suo ruolo di assessore alla Sanità sulla complessa e delicata vicenda riguardante uno dei farmaci più diffusi per le terapie dell’infertilità contenenti gonadotropine di origine urinaria, il Meropur. Prodotto dalla casa biofarmaceutica svizzera Ferring, il Meropur è stato oggetto di controversie sia sul piano scientifico e su quello economico e della sua commercializzazione. Il farmaco, anzitutto, è stato immesso sul mercato italiano con un foglietto illustrativo che non riporta l’avvertenza del rischio di agenti infettivi dovuto, appunto, alla presenza di derivati da urine umane. A nulla è valsa un’interrogazione dei Senatori Radicali Poretti e Perduca nel 2008 e il conseguente intervento del Ministero della Salute a livello comunitario. Inoltre, studi recentissimi hanno rilevato la presenza nel Meropur di 39 elementi contaminanti, tra cui prioni che determinano forte rischio di infezioni gravi tra le quali la Cjd, la cosiddetta “mucca pazza”.
Sul piano economico, non meno “opaco”, va ricordato che la Ferring è riuscita ad ottenere dall’AIFA un prezzo triplo rispetto al farmaco concorrente con conseguente aggravio per il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 2006, inoltre, anno di lancio del Menopur, la Procura di Milano ha aperto un’indagine sui rapporti tra Ferring e AIFA e sulle tangenti pagate dalla Ferring all’ex sottosegretario alla Sanità e Senatore Pdl Cesare Cursi, procedimento che si è concluso con multe a carico della casa farmaceutica per quasi 2 milioni di euro. “Con questa interrogazione vogliamo si faccia piena luce su una vicenda complessa a livello nazionale e internazionale che ha, ovviamente, un suo scenario di ambito regionale” dichiarano i Consiglieri Berardo e Rossodivita. “Chiediamo, dunque alla presidente e Assessore alla Sanità Polverini” precisano i consiglieri Radicali “se sia a conoscenza delle evidenze scientifiche ed economiche emerse sul Meropur, se e quanto fattura la casa farmaceutica Ferring alla Regione Lazio su questo farmaco, se è a conoscenza di quanti siano i pazienti che lo hanno assunto in questi anni nella nostra Regione e se, in questo caso, non ritenga di dover predisporre il monitoraggio dell'evoluzione clinica dei pazienti che hanno assunto le gonadotropine da urinari per verificare nell'arco di 10 anni eventuali conseguenze dovute all'assunzione di farmaci con presenza di prioni nella composizione”.
Basterebbe scriverlo sul foglietto illustrativo, perché non farlo?
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