VILLA MARAINI, COMUNITA' DI AIUTO E SOSTEGNO AI TOSSICODIPENENTI E DETENUTI DI ROMA, IN GRAVI DIFFICOLTA'.
I Consiglieri Regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, del Gruppo Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, hanno oggi depositato una interrogazione urgente sulla gravissima situazione in cui si trova Villa Maraini, la più grande Comunità di aiuto e sostegno ai tossicodipendenti e detenuti della Città di Roma.
L'interrogazione è stata firmata tra gli altri dai Capigruppo di Verdi, Psi, Sel, Fds, Pd, Lista Civica per Bonino, e dalla Consigliera di Idv Giulia Rodano.
La grave situazione di precarietà in cui si trova Villa Maraini, secondo gli interroganti, necessita di un urgente intervento da parte della Regione Lazio con l'apertura di un tavolo di confronto immediato e di interventi economici.
INTERROGAZIONE URGENTE DEI RADICALI, FIRMATA ANCHE DA VERDI, SOCIALISTI, SEL, PD, FDS, IDV, LISTA CIVICA PER BONINO
Villa Maraini in gravi difficoltà. Interrogazione.
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Di seguito il testo integrale dell'Interrogazione:
Interrogazione urgente a risposta scritta
Oggetto: Situazioni di gravi difficoltà della Comunità di aiuto ai tossicodipendenti di Villa Maraini
Premesso che:
- Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, Cronaca di Roma di giovedì 20 gennaio, la comunità Villa Maraini, storico centro di Roma per la cura della tossicodipendenza, nato trentacinque anni fa nel parco di via Ramazzini, vi sono gravi carenze da parte della Regione riguardo l’aiuto e il sostegno necessari per far fronte a tutte le esigenze per assistere adeguatamente gli oltre 600 tossicodipendenti da loro seguiti;
- secondo quanto dichiarato dal Presidente della commissione permanente della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa, Massimo Barra, il fondatore di Villa Maraini, fondata dalla metà degli anni Settanta, è in grave crisi di finanziamenti e aspetta i bandi che verranno. Un lavoro “a progetto”, da sempre. «Per la distribuzione del metadone» racconta Barra «la delibe¬ra è scaduta il 3 agosto. Avevamo av¬vertito la Regione da marzo. Niente. E noi ne diamo 250 dosi al giorno, senza fondi, finché dura, perché presto finirà. I nuovi bandi? Pretendono di trattare il problema con indicazioni burocratiche del tipo: al centro di accoglienza gli eroinomani dovrebbero rimanere solo 4 giorni. E dopo? Sono guariti? Tutto questo è pazzesco. Anche Aiuti, presidente della commissione comunale della Sanità, ha chiesto ieri di riscrivere i bandi. È un’umiliazione».
- Il centro di Villa Maraini è aperto 24 ore su 24. «Quando un tossico finisce in cella» conclude Barra «dai commissariati e dalle stazioni dei carabinieri chiamano noi. Molti i “domiciliari” li scontano a Villa Maraini, curandosi. Dal 1992 andiamo a cercarli e a fornire aiuto con i camper delle unità di strada. C’è il piano “spazzaneve” contro la diffusione della cocaina. Abbiamo insegnato ai drogati a non scambiarsi le siringhe per non prendersi l’Aids. Abbiamo visto morire tanti di cirrosi per l’epatite C, come Roberto, un nostro bravissimo operatore. E dobbiamo vivere così, sempre alla mercé di un bando e dell’insicurezza?».
tutto ciò premesso
Interroga la Presidente della Giunta Regionale
Per sapere:
- Quali urgenti iniziative intenda prendere la Presidente e l’Assessore competente riguardo le carenze segnalate sul piano degli aiuti e della programmazione a breve, medio e lungo termine della Comunità di Villa Maraini;
- Se non ritenga che un centro di così elevata esperienza e professionalità, anche di aiuto e sostegno ai detenuti, non necessiti di un intervento ad hoc della Regione con adeguati interventi economici-finanziari;
- Se infine non ritenga urgente intervenire affinchè al più presto la Regione apra un tavolo di confronto con i dirigenti di Villa Maraini con l’obiettivo di risolvere i problemi relativi all’opera di assistenza e aiuto da loro offerti a migliaia di cittadini in difficoltà.
Venerdì 11 Febbraio 2011 10:34
ROMA: LA GUERRA PRIVATA DEL DIRETTORE DELL’ACT CONTRO VILLA MARAINI CONTINUA In primo piano
(AGENPARL) - Roma, 11 feb - Un’ulteriore “Perla” non meno offensiva delle precedenti si aggiunge al dossier delle azioni dell’Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze contro Villa Maraini, evidentemente colpevole di curare troppi tossicomani e quindi da ridimensionare, per aggiudicare progetti antidroga ad organizzazioni di esperienza, competenza e attività troppo inferiori per azzardare finanche un paragone, ma bene ammanicate politicamente. L’agenzia ha chiesto infatti alla “Commissione Consiliare Politiche Sanitarie” presieduta dal prof. Aiuti un parere su “l’ammissibilità del costo del servizio di pronto – aiuto istituito presso la Fondazione Villa Maraini”, da quasi 25 anni. L’accusa è di avere rendicontato attività di un medico nel servizio “pronto aiuto” senza aver fatto riferimento al Servizio Sanitario Nazionale. Peccato che nel suo furore pantoclastico contro Villa Maraini, l’agenzia abbia dimenticato che, nella convenzione sono previste: “informazioni di ordine medico attinenti le tossicodipendenze, aumento delle conoscenze in tema di infezioni hiv, malattie sessualmente trasmissibili e patologie correlate alla tossicodipendenza, invio dei tossicodipendenti Hiv positivi agli idonei centri di diagnosi e cura, distribuzione di presidi e materiali sanitari”. La convenzione è stata rinnovata 11 volte nel solo 2010, a dimostrazione di una scandalosa abitudine dell’agenzia a rendere precario il servizio e chi ci lavora. E finalmente che la rendicontazione ammonta ad € 129,72 al mese per 10 ore mensili di consulenza di un medico. “Ci auguriamo, afferma il fondatore di villa maraini, massimo barra, che l’opinione pubblica venga informata delle condizioni in cui ci obbligano a lavorare e delle relative responsabilità. Ci auguriamo che il sindaco, che finora ha taciuto su queste vicende, dica la sua. CI auguriamo infine che le forze politiche intervengano se ritengono, come noi riteniamo, Villa Maraini insostituibile per i tossicomani romani e non”.
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