Allora ricapitolando: oggi la Presidente Polverini convoca le elezioni (dopo oltre due mesi dalle sue dimissioni). Le date indicate sono 10 e 11 febbraio. Questa informazione è pubblicata in home page del sito della Regione Lazio, con questa sintesi:
Da nessuna parte però sono rintracciabili i due decreti summenzionati. E questo già la dice lunga sulla capacità di un'amministrazione di rendere pubblico in modo immediato un atto di tale rilevanza. (Non sono bastate delle telefonate dirette, per ricevere questi atti).
Ma andiamo avanti. Secondo questi due decreti si andrebbe a votare a febbraio per l'elezione di un consiglio regionale composto da 50 consiglieri più il presidente eletto.
Lo Statuto della Regione Lazio però è chiaro e non è stato modificato: dice che i consiglieri sono 70 più il presidente eletto. La legge elettorale, in più, indica che i consiglieri eletti con il listino sono 14 e quelli con metodo proporzionale 56.
Come fa la Presidente Polverini a dire altrimenti? Non è responsabilità esclusivamente sua, almeno questa volta: c'è sicuramente un concorso di colpa del Governo, il cui decreto è in gran parte incostituzionale, laddove viola l'autonomia delle regioni secondo quanto disposto dal Titolo V della Costituzione e impone, con un pasticcio, a una regione (la nostra) con consiglio sciolto di non fare eccezione.
C'è inoltre un passaggio della sentenza del Tar che - dice la Polverini - le imporrebbe di convocare le elezioni con il numero di 50 consiglieri.
Su questo rimandiamo alla risposta di Ainis.
REGIONE: POLVERINI FIRMA DECRETO INDIZIONE ELEZIONI 10 E 11 FEBBRAIO
01/12/2012 - La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha firmato il decreto di indizione delle elezioni del presidente della Regione e del Consiglio regionale del Lazio per i giorni di domenica 10 e lunedì 11 febbraio 2013. Contestualmente è stato firmato il decreto che determina la composizione del prossimo Consiglio regionale del Lazio nel numero di 50 consiglieri di cui 10 eletti nel cosiddetto listino.
Da nessuna parte però sono rintracciabili i due decreti summenzionati. E questo già la dice lunga sulla capacità di un'amministrazione di rendere pubblico in modo immediato un atto di tale rilevanza. (Non sono bastate delle telefonate dirette, per ricevere questi atti).
Ma andiamo avanti. Secondo questi due decreti si andrebbe a votare a febbraio per l'elezione di un consiglio regionale composto da 50 consiglieri più il presidente eletto.
Lo Statuto della Regione Lazio però è chiaro e non è stato modificato: dice che i consiglieri sono 70 più il presidente eletto. La legge elettorale, in più, indica che i consiglieri eletti con il listino sono 14 e quelli con metodo proporzionale 56.
Come fa la Presidente Polverini a dire altrimenti? Non è responsabilità esclusivamente sua, almeno questa volta: c'è sicuramente un concorso di colpa del Governo, il cui decreto è in gran parte incostituzionale, laddove viola l'autonomia delle regioni secondo quanto disposto dal Titolo V della Costituzione e impone, con un pasticcio, a una regione (la nostra) con consiglio sciolto di non fare eccezione.
C'è inoltre un passaggio della sentenza del Tar che - dice la Polverini - le imporrebbe di convocare le elezioni con il numero di 50 consiglieri.
Su questo rimandiamo alla risposta di Ainis.
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