Polverini indìca subito le elezioni, altri atti aumenterebbero il pastrocchio istituzionale già gravemente avviato e prodotto

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A seguito dell’incontro avvenuto fra le forze politiche di opposizione e il Presidente del Consiglio  Mario Abbruzzese, in merito alle comunicazioni della Presidente Polverini relative alla possibilità di riunire il Consiglio regionale per operare modifiche statutarie e altri adeguamenti legislativi imposti alle regioni dal Governo, ribadiamo - come Radicali - che l'unica via percorribile è  quella di procedere subito alle elezioni, essendo la Regione Lazio in evidente stato di "fragilità istituzionale" rispetto alle altre Regioni, avendo un Consiglio regionale già da settimane sciolto e vigendo l'obbligo, per il Presidente della Regione dimissionario, di indire immediatamente le elezioni. Ogni modifica statutaria volta a rideterminare il numero dei Consiglieri, così come ogni iniziativa legislativa regionale di modifica della legge elettorale sarebbe, evidentemente, fuori tempo massimo e illegittima per un sistema istituzionale che può intervenire  solo rispetto ad atti indifferibili e urgenti. Siamo contrari a pastrocchi che, alimentando confusione negli elettori ed essendo illegittimi, finiranno col generare una serie di contenziosi in grado di paralizzare per mesi l'attività delle istituzioni neo elette, con gravissimo danno per tutti i cittadini.  Inoltre ricordiamo che il Consiglio d’Europa si è raccomandato con gli Stati membri di non modificare le leggi elettorali un anno prima delle elezioni, e per analogia questo non può che applicarsi anche alle regioni. Poco prima dello scioglimento del Consiglio regionale avevamo fatto appello alle forze politiche di riunirci urgentemente per votare norme e leggi su trasparenza, tagli agli sprechi ed altre iniziative. Il nostro appello, come in molte altre occasioni, è stato ignorato dalla Presidente Polverini che decise di dimettersi non prima di aver confermato nei ruoli apicali dell'amministrazione i suoi uomini di fiducia, ma senza alcuna considerazione per l'interesse al corretto funzionamento dell'Istituzione governata.

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