Malagrotta, apertura infrazione... monito per il Governo Polverini. Ora si passi a un grande investimento per governare il ciclo dei rifiuti

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La Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti di Malagrotta, Bruxelles contesta alle autorità italiane la violazione della direttiva europea 1999/31 sul trattamento dei rifiuti prima dello stoccaggio, più specificatamente il fatto che la spazzatura prima di finire in discarica non viene sottoposta ad un processo di trattamento a norma.

Non possiamo che plaudire e sostenere la decisione presa dalla Commissione Europea. Infatti , il 4 febbraio 2010 avevamo inviato alla Commissione un dettagliato rapporto (http://www.radicalilazio.it/sito/node/202) in merito al piano rifiuti della Regione Lazio, nel quale, tra l’altro denunciavamo l’illegalità del conferimento dei rifiuti solidi urbani (RSU) a Malagrotta. Va ricordato che Roma non si trova in una situazione di emergenza rifiuti solo perché ogni anno, viene inserito nella legge finanziaria nazionale un comma che consente di conferire il “talquale” in discarica contro le direttive europee e le leggi nazionali, altro che ciclo virtuoso!

Vogliamo sottolineare che tale problema non verrà superato solamente con la chiusura di Malagrotta. Infatti, anche se verrà attivato un eventuale sito alternativo, in mancanza di impianti adeguati, si continuerà a conferirvi materiale non trattato. Speriamo infine, che tale procedura di infrazione sia di monito per la Giunta Polverini e la solleciti ad investire le risorse adeguate sia per la raccolta differenziata e sia per gli impianti per chiudere il ciclo. Con l’auspicio che tali provvedimenti non diventino carta straccia come accaduto nel 2005 quando Bruxelles fermò l’analoga procedura sulla base di un fantomatico piano di adeguamento di Malagrotta.

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