Abbiamo fatto gli hacker: nostro ostruzionismo ha imposto tre importanti cambiamenti alla sanità del Lazio

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“In una regione dove la Partitocrazia è governata dalla “Sanitocrazia” privata, dagli Angelucci al Vaticano, si è nella tarda serata di ieri votata una legge per sanatorie e riscrittura delle aree sanitarie ancora una volta a misura delle strutture private e non dei cittadini. Sapendo dell’urgenza con la quale il Governo della Regione doveva far approvare questa legge, abbiamo presentato, da veri e propri “hacker” o “schegge impazzite” come qualcuno ci ha chiamato in passato, centinaia di emendamenti ostruzionistici volti a costringere il consiglio e la Giunta Polverini a parlare di politica e non solo di favori, sanatorie e condoni. Abbiamo votato contro questo provvedimento, ma siamo riusciti a imporre per legge quel che tutti hanno sempre raccontato nelle loro campagne elettorali ma che mai hanno realizzato. Ecco gli importanti cambiamenti a firma Radicale:

Il primo emendamento prevede che la Giunta regionale, entro un anno dall’approvazione della legge, stabilisca i tempi e i modi per introdurre, nelle strutture, un sistema elettronico che consenta ai cittadini, nel rispetto della privacy, di compilare schede di valutazione sui servizi erogati. Finalmente i cittadini possono dire la loro sulla qualità dei servizi come avviene nei paesi più avanzati.

Il secondo emendamento impone che siano pubblicati sul sito web della Giunta l’elenco dei soggetti accreditati, distinti per classe di appartenenza della struttura e per tipologia di prestazioni erogabili, nonché puntuali informazioni sulle attività di verifica effettuate, dati fino ad oggi parzialmente reperibili solo sul bollettino ufficiale della Regione.

Il terzo emendamento - il più rivoluzionario perché interviene sull’erogazione del servizio pubblico da parte dei privati - punta a ridurre i tempi di attesa e rendere efficace il controllo e la trasparenza nell’erogazione dei servizi per le strutture accreditate prevedendo che siano obbligate a mettere a disposizione le agende delle prestazioni al servizio di prenotazione unificato RECUP entro il 31 dicembre 2011. La mancata messa a disposizione delle agende delle prestazioni al RECUP regionale inciderà nella valutazione per la conferma dell’accreditamento.

Abbiamo “hackerato” i privilegi della sanità privata e restituito ai cittadini i loro diritti. Per una volta ha vinto il loro interesse rispetto a quello dei potentati della sanità laziale. I nostri emendamenti sono dunque entrati come corpi estranei all’interno di una legge irricevibile che da una parte ha riaperto i termini per l'accreditamento di strutture che si sono sentite "extraterritoriali" anche sul rispetto delle leggi, dall'altra ha stabilito il principio secondo il quale la programmazione sanitaria si fonda sulla dislocazione delle strutture private e non su chi quel servizio lo paga.

Speriamo, davvero, che qualcuno possa raccontare un giorno questa storia”.

Dichiarazione dei consiglieri regionali Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei.

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