La nostra denuncia: 125 giorni senza risposte.

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NESSUNA RISPOSTA ALLE INTERROGAZIONI, SCRIVIAMO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ABBRUZZESE PER DENUNCIARE LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE.

E’ con una lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese, che i Consiglieri radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo del $gruppo Lista Bonino – Pannella denunciano il vulnus istituzionale e di democrazia che si manifesta nel mancato rispetto del ruolo, della funzione e delle prerogative dei Consiglieri Regionali costretti nell’impraticabilità del controllo e del sindacato ispettivo che i Consiglieri ed il Consiglio tutto esercitano - o dovrebbero poter esercitare - nei confronti di chi amministra e Governa, in rappresentanza dei cittadini elettori.
Dal 12 maggio, infatti, esattamente a 125 giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale e dalla prima interrogazione depositata a firma dei Consiglieri radicali, ancora si attende una risposta. Da allora centinaia sono le interrogazioni depositate, ma alcuna risposta è stata mai fornita dalla Giunta e dalla Presidente Polverini.
Una mancanza questa, che svilisce uno degli strumenti più importanti previsti dal Regolamento del Consiglio e che vanifica “l’attività di controllo e di sindacato ispettivo nei confronti della Giunta e del Presidente della Regione” da parte dei consiglieri regionali stabilita dall’art. 21 dello Statuto della Regione Lazio.
“Una vicenda democraticamente gravissima” si legge nella lettera.
Si chiede al Presidente del Consiglio regionale, quale Garante dell’autonomia del Consiglio e dei diritti dei Consiglieri "di assumere ogni utile e necessaria iniziativa volta a ristabilire la legalità statutaria ed il rispetto, da parte della Giunta e della Presidente Polverini, del ruolo, delle funzioni e dei diritti dei Consiglieri Regionali e quindi dei cittadini del Lazio".
Con la lettera si da anche atto all’On. Mario Abbruzzese "di aver già avuto, lui stesso, tale riflesso quando lo scorso 6 giugno, riconoscendo la rilevanza della questione, aveva sollecitato la Presidente Polverini che, invece, ha lasciato cadere nel vuoto tale sollecitazione".

1 commenti:

Rocco Berardo ha detto...

LETTERA APERTA


Al presidente del Consiglio Regionale del Lazio on. Mario Abbruzzese
e, p.c. a tutti i consiglieri


Onorevole Presidente Abbruzzese,

ci rivolgiamo a Lei, per le funzioni che Le assegna l’art. 21 dello Statuto della Regione Lazio, quale Garante dell’autonomia del Consiglio e dei diritti dei Consiglieri.

Dal 12 maggio, data di insediamento del rinnovato Consiglio Regionale e data nella quale venne depositata, a nostra firma, la prima interrogazione regionale, sono trascorsi 125 giorni senza che sia mai pervenuta alcuna risposta; 103 sono invece i giorni trascorsi dalla Sua missiva –prot. 184/2010 SP- del 6 giugno u.s., con la quale, riconoscendo la rilevanza della questione, aveva avuto modo di sollecitare l’attenzione della Presidente della Regione Lazio On. Renata Polverini, sulla circostanza che i quesiti posti dai Consiglieri, “per avere conoscenza dettagliata di fatti o questioni di natura politica, economica o amministrativa di interesse regionale”, avrebbero dovuto avere pronta risposta.

Da allora Sig. Presidente, centinaia sono le interrogazioni presentate dai Consiglieri Regionali, ma, a quanto ci consta, neppure ad una di loro è stata data risposta e sicuramente nessuna risposta è stata mai fornita alle nostre interrogazioni.

Nella citata missiva del 6 giugno Lei, Onorevole Presidente, confidando in una declamata sensibilità della Presidente Polverini, auspicava, da parte della Giunta, l’adozione delle “opportune iniziative sia per il superamento della attuale situazione, sia per assicurare il futuro regolare flusso delle informazioni tra la Giunta e i consiglieri regionali”.

La Sua fiducia nella sensibilità della Presidente On.le Polverini, pare, ad oggi, essere stata mal riposta e i Suoi auspici sono caduti nel vuoto.

Onorevole Presidente, la mancata risposta alle interrogazioni presentate dai Consiglieri Regionali alla Giunta ed al Presidente, la mancata risposta a quello strumento previsto dal nostro Regolamento (artt. 99 e seg. Regolamento del Consiglio Regionale) ed attraverso il quale si invera “l’attività di controllo e di sindacato ispettivo nei confronti della Giunta e del Presidente della Regione” (art. 21 Statuto Regione Lazio) è vicenda istituzionale di assoluta gravità.

E dunque è vicenda, democraticamente, gravissima.

Al vulnus istituzionale del mancato rispetto del ruolo, della funzione e delle prerogative dei Consiglieri Regionali e, dunque, dell’Assemblea del Consiglio Regionale che Lei rappresenta segue difatti il vulnus di democrazia che consiste nell’impraticabilità del controllo e del sindacato ispettivo che i Consiglieri ed il Consiglio tutto esercitano, nei confronti di chi amministra e Governa, in rappresentanza dei cittadini elettori.

Le chiediamo, dunque, Presidente, quale Garante dell’autonomia del Consiglio, di Voler assumere, senza indugi, ogni utile e necessaria iniziativa volta a ristabilire la legalità Statutaria ed il rispetto, da parte della Giunta e della Presidente Polverini, del ruolo, delle funzioni e dei diritti dei Consiglieri Regionali, nell’ambito dell’autonomia del Consiglio Regionale quale Assemblea elettiva ed Istituzione democratica rappresentativa dei cittadini del Lazio.

Con viva cordialità.

Giuseppe Rossodivita

Rocco Berardo