Crisi per Villa Maraini. La Regione non resti a guardare.

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Villa Maraini
Il Consiglieri Regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, hanno oggi depositato una interrogazione urgente alla Presidente della Giunta della Regione Lazio, che ha anche l’interim alla Sanità, sulla grave situazione di crisi in cui si trova la Fondazione Villa Maraini, la più importante e storica comunità per la cura della tossicodipendenza di Roma.

Nell’interrogazione si ricorda che la struttura, fondata nel 1976 da Massimo Barra, ha sviluppato nel tempo un ampio ventaglio di servizi, ora forniti a più di 600 utenti al giorno, fruiti complessivamente da più di 4.000 soggetti l'anno, e differenziati in relazione alle esigenze individuali. La Fondazione opera sul territorio con tre comunità terapeutiche, un servizio di emergenza H24, due unità di strada, un centro diurno di prima accoglienza, due centri di accoglienza notturna, programmi specifici per tossicodipendenti detenuti (in carcere o agli arresti domiciliari presso Villa Maraini, un gruppo di assistenza familiare e una cooperativa di lavoro.

Dopo oltre 35 anni di attività, Villa Maraini è l'unico centro antidroga a Roma aperto 24 ore su 24, 365 giorni l'anno. Il centro Villa Maraini è stato autorizzato all'erogazione del metadone dal 1997. Nel corso del solo 2011 il centro ne ha somministrate 90.117 dosi; 1.065 somministrazioni di metadone sono state effettuate dal servizio di emergenza di Villa Maraini all'esterno della struttura: presso caserme dei Carabinieri (373), sedi della Polizia di Stato o locale (188), tribunali (479), domicilio (1) e perfino ospedali (24); per ciascuna somministrazione di metadone la Regione Lazio corrispondeva a Villa Maraini la somma di 5,28 euro, comprensiva del costo del farmaco, secondo una delibera che veniva rinnovata ogni anno.

L'ultima delibera della Regione Lazio è scaduta però il 31 dicembre 2011 e non è stata ancora rinnovata. Da allora la struttura ha continuato a somministrare quotidianamente tra 250 e 300 dosi di metadone a proprie spese, anticipando anche i costi del farmaco, senza ricevere rimborsi;

Nell’interrogazione, inoltre, viene ricordato che la Regione Lazio ha ignorato alcuni disposizioni di legge contenute nella normativa nazionale antidroga di cui al testo unico 309 del 1990 tutt'ora in vigore, pregiudicando così ogni azione di aiuto e tutela dei tossicodipendenti; appare inoltre evidente quanto il comportamento della Regione Lazio abbia danneggiato i tanti utenti che, nonostante le limitazioni - non solo economiche - che sono state arbitrariamente imposte alla fondazione Villa Maraini, continuano a riporre in essa piena fiducia e a prediligerla, anche perché nessuno dei Ser.T. opera nell'arco delle 24 ore né, soprattutto, possiede tutti i requisiti per funzionare previsti dalla legge.

I Consiglieri regionali Radicali chiedono di sapere dall’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio se intenda intervenire al più presto per trovare una soluzione a questa intollerabile sottomissione di Villa Maraini ai Ser.T., superando le pregresse omissioni e illegittimità, anche perché tutto ciò rischia di bloccare l'attività e mettere a rischio la stessa sopravvivenza del centro e, se alla luce di quanto esposto, la Regione intenda adempiere alle disposizioni contenute nella normativa nazionale antidroga e, ancora, se  considerati i ritardi nei pagamenti da parte degli enti pubblici con cui la Fondazione è convenzionata - non ritenga opportuno e urgente assumere ogni iniziativa, per quanto di competenza, affinché sia garantita la continuità operativa della fondazione suddetta, tutelando sia le migliaia di utenti che di essa usufruiscono sia i collaboratori che in essa lavorano, assicurando così l'efficienza della struttura, che può essere considerata l'unico centro antidroga nella città di Roma.

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