Cara Presidente, sui rifiuti c'è poco da esultare...

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La Presidente Polverini esulta per l'ok dell'Unione Europea al Piano rifiuti della Regione Lazio e arrogantemente dice che così sono "tacitate" le opposizioni. Siccome crediamo di essere una delle poche opposizioni, se non l'unica, a non aver governato in passato, non subiamo per nulla la sua "esultanza tacitante" e le facciamo presente che il problema non sta nel Piano approvato, quanto nell'applicazione dello stesso, proprio come indicato dall'Unione europea.  La realizzazione del Piano Rifiuti del Lazio prevederebbe un 65% di raccolta differenziata, e invece il comune di Roma è fermo a circa il 20% di riciclo. I 4 Tmb che dovrebbero trattare il rifiuto indifferenziato, come rilevato dai Carabinieri del Noe, lavorano a percentuali prossime al 50%. Uno di questi Tmb, quello di Via Salaria, produce odori nauseabondi per chi lì vive. Uno dei gassificatori previsti dal piano che la stessa Polverini esalta, quello di Malagrotta, è fermo dal 31 ottobre scorso, e lo sarà ancora almeno per 24 mesi, sempre che si trovino le risorse per finanziare le due linee aggiuntive previste; altrimenti non si riavvierà più, stante anche il licenziamento di 60 lavoratori che lì lavoravano fino al 31 ottobre; e intanto di inceneritori se ne vuole costruire uno nuovo ad Albano. E poi ancora, la discarica di Malagrotta: la montagna di rifiuti indifferenziati più grande d'Europa continua a vivere in modo illegale, e la sua sostituzione, con questa fotografia, non sarà altro che la sua riproduzione.

Allora, Presidente Polverini, su cosa si esalta? Sul fatto che avete scritto un Piano dei rifiuti che non state rispettando? La propaganda politica è solo la sua, che sembra vivere ormai solo per le cosiddette Città Nuove, salvo poi addobbarle, le città, di manifesti illegali, rendendole ancora più vecchie di quelle passate.

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