Cannabis terapeutica. L'iniziativa partita dal Lazio, ma "coltivata" in Toscana. La Polverini blocca la sanità nel Lazio.

Posted On // Leave a Comment
Apprendiamo, con soddisfazione, dell'avvenuta approvazione da parte del Consiglio regionale della Toscana della prima legge regionale d’Italia  volta a facilitare l'accesso per uso terapeutico ai farmaci cannabinoidi. Infatti numerosi derivati naturali o di sintesi della cannabis hanno proprietà terapeutiche riconosciute per molte patologie tanto da risultare inseriti, fin dal 2007, nella tabella ministeriale che ne consente la prescrizione con ricetta medica. Tuttavia, nella pratica quotidiana, l’assenza di protocolli attuativi regionali rende di fatto quasi impossibile per i pazienti accedere a tali farmaci, negando così a molti malati il legittimo diritto alla cura. Per far fronte a questo vuoto normativo fin dal 2010 è stato redatto un progetto di legge scritto in collaborazione con le associazioni Pazienti impazienti cannabis, Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e Cannabis terapeutica che è stato depositato presso i  consigli, oltre alla toscana, dell' Emilia Romagna, del Lazio, della Liguria, della Lombardia, del Piemonte e del Veneto.

Come Consiglieri radicali del Lazio siamo stati i primi, con Sel, a depositare il progetto di legge oggetto dell’iniziativa presso il consiglio regionale del Lazio; era il novembre 2010, da allora un ulteriore testo è stato presentato da Federazione della Sinistra, entrambi sono lettera morta e giacciono nei cassetti del Consiglio regionale.

La Regione Lazio avrebbe potuto fare da apripista sul tema, la prima a farsi carico delle difficoltà dei malati che cercano di alleviare le proprie sofferenze con i cannabinoidi; ma, evidentemente, non è un tema che sta a cuore alla maggioranza della Polverini che peraltro in Commissione sanità non produce nulla da inizio legislatura.
Ci congratuliamo con i colleghi toscani per la scelta legislativa operata e confidiamo che questa conquista di civiltà possa presto essere patrimonio comune anche dei malati del Lazio, Polverini permettendo, al di fuori di ogni pregiudizio ideologico.

0 commenti: