A quanto ci risulta, l’unica linea di gassificazione ubicata a Malagrotta è ferma dal 10 ottobre 2011. Malagrotta sempre più Malagrotta.

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Il Piano regionale dei rifiuti del Lazio, approvato dal Consiglio regionale il 18 gennaio 2011, prevede sia la capacità effettiva dell’impianto di gassificazione di Malagrotta che quella inerente ai due impianti di trattamento meccanico biologico presenti nel sito. Sempre nella delibera consiliare, viene confermata la realizzazione e la messa in esercizio della seconda e terza linea di gassificazione. Quindi Malagrotta, la discarica più grande d’Europa, attualmente contiene all’interno una linea, approvata già nel 2005 tramite ordinanza commissariale, di gassificazione per lo smaltimento di combustibile derivato da rifiuti.

A quanto ci risulta, sembra che l’unica linea di gassificazione ubicata a Malagrotta sia ferma dal 10 ottobre del 2011. A tal proposito, abbiamo depositato una interrogazione a risposta scritta nella quale chiediamo all’Assessore alle Attività Produttive e Politiche dei rifiuti Pietro di Paolo, se corrisponde al vero che la linea di gassificazione è ferma da quasi un anno e se così fosse, dove sono state bruciate, da novembre 2011 ad oggi, le tonnellate di combustibile da rifiuti prodotte dagli impianti di Malagrotta 1 e Malagrotta 2 e quale sia la loro percentuale di esercizio reale rispetto alla portata massima dei due impianti. Infine, chiediamo all’Assessore Di Paolo se è in grado di fornirci una data di inizio dei lavori ed i tempi previsti per la messa a regime della seconda e terza linea di gassificazione e, negli anni 2010, 2011 ed inizio 2012, a quanto ammonta la quantità di RSU indifferenziato trattato dai quattro impianti di TMB di Roma (Rocca Cencia, via Salaria, Malagrotta 1 e Malagrotta 2) di Roma (Rocca Cencia, via Salaria, Malagrotta 1 e Malagrotta 2).

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

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