Peraltro indicando che "chiunque a qualsiasi titolo applica tecniche di procreazione medicalmente assistita in strutture diverse da quelle di cui all'articolo 10 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 100.000 a 300.000 euro". A questo punto ci chiediamo: se la Presidente della Regione Lazio, anche in funzione di commissario alla sanità del Lazio, avesse predisposto e ottemperato alle disposizioni della legge 40/04, si sarebbe potuto in qualche modo evitare l’incidente al San Filippo Neri?
Sempre nella giornata di sabato 31 marzo, la Presidente Polverini ha annunciato, con 8 anni di ritardo rispetto alla legge 40 del 2004, l'invio degli ispettori nei 51 centri di Procreazione assistita nel Lazio. Oggi abbiamo depositato un’interrogazione nella quale chiediamo alla Presidente Polverini come mai la Regione Lazio, unica tra tutte le Regioni, non abbia mai messo in pratica quanto previsto dalla legge 40, ovvero predisporre delle ispezioni nei centri di procreazione medicalmente assistita e come sono stati utilizzati i soldi destinati alla Regione Lazio annualmente dalla Legge 40/04 per le tecniche di PMA. Infine, come intende intervenire per il risarcimento del danno causato alle coppie che si erano rivolte al S. Filippo Neri e hanno perso gameti e embrioni anche a causa delle inadempienze della Regione Lazio.
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