Sanità del Lazio sottratta a controllo democratico. Disapplicata anche l'unica legge sulla sanità prodotta in questa legislatura.

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Oggi nel corso della seduta del Consiglio regionale del Lazio il Consigliere Rocco Berardo della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei è intervenuto durante la seduta per contestare la continua violazione dell’art.99 del Regolamento del Consiglio Regionale, riguardante le interrogazioni, in relazione alle mancate risposte della Giunta.

In particolare il consigliere Berardo ha denunciato come "nessuna risposta è mai stata data alle questioni poste in tema di sanità; interrogazioni che prefiguravano, annunciavano e descrivevano quello che è drammaticamente in atto nella sanità laziale". "La sanità nel Lazio è stata commissariata, non congelata. Continuano a esserci operatori della sanità, medici, ospedali e strutture regionali organizzati da questa giunta, anche attraverso i Direttori generali che la stessa giunta regionale ha nominato. Non è possibile che non sia data una risposta, una, a tutte le domande che vengono puntualmente poste da ogni gruppo politico".

La denuncia portata in Consiglio dal consigliere radicale si è incentrata poi sull'unica legge che l'assemblea regionale ha prodotto in tema di sanità sugli accreditamenti. In proposito Berardo ha così dichiarato: "sia data risposta alle interrogazioni a risposta immediata presentate dal gruppo Lista Bonino-Pannella che chiedono alla Giunta di riferire sulla mancata applicazione degli articoli 3, 4, 5  della legge n. 6, del 22 aprile 2011 che impone il rilascio delle agende dei privati accreditati al Recup (Centro unico di prenotazione Regione Lazio) ad oggi inapplicabile poiché la Giunta non ha predisposto il relativo regolamento. Così come la giunta dovrebbe stabilire i tempi e i modi per introdurre, nelle strutture accreditate, un sistema elettronico che consenta ai cittadini di compilare schede di valutazione sui servizi, ma anche di questo non si ha notizia".

“Gli articoli richiamati”, ha concluso Berardo "mirano, nell’esclusivo interesse dei cittadini, alla  riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni, alla trasparenza, la valutazione ed il controllo dell’erogazione dei servizi delle strutture del privato accreditato. Su questo attendiamo una risposta, ma soprattutto il rispetto della legge".

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