Il blocco del turn-over nella sanità vale anche per il personale (religioso) che fa assistenza religiosa?

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SANITA' NEL LAZIO COMMISSARIATA E OGGETTO DI SEMPRE MAGGIORI TAGLI. E' DOVEROSO CONOSCERE IL COSTO PUBBLICO DELL'ASSISTENZA RELIGIOSA NEGLI OSPEDALI

I Consiglieri radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della lista Bonino Pannella hanno presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere informazioni circa le spese derivanti dal Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio e la Chiesa cattolica per il servizio di assistenza religiosa negli ospedali e nelle aziende sanitarie.
Dal 2000 ad oggi numerose Regioni italiane hanno sottoscritto con i Presidenti delle Conferenze episcopali regionali intese onerese per l’assistenza religiosa negli ospedali pubblici.
La Regione Lazio, il 7 dicembre del 2001 ha sottoscritto il "Protocollo d'intesa con la Regione ecclesiastica Lazio per il servizio di assistenza religiosa agli infermi e al personale nelle aziende sanitarie".
In molte Regioni, come in Lombardia o in Toscana, gli assistenti religiosi, in un rapporto numerico proporzionale ai degenti ricoverati, devono essere assunti dalla struttura ospedaliera ospitante; in Toscana l'assunzione a ruolo dell'Azienda sanitaria viene fatta su proposta dell'ordinario diocesano che può revocare e sostituire il personale assunto così come avviene per l'insegnamento della religione cattolica.
Nel Lazio, il commissariamento nel comparto sanitario e il bilancio in rosso comporta il blocco per le nuove assunzioni e in alcuni casi perfino il blocco del turnover, arrivando ad un generale depauperamento delle risorse umane finanziarie destinate alla salute dei cittadini della Regione.
Noi, come gruppo dei radicali in Consiglio della Regione Lazio,abbiamo chiesto alla Giunta di fare chiarezza sul costo degli assunti per l’assistenza religiosa ed i costi degli altri obblighi derivanti dall’intesa sottoscritta dalla Regione chiediamo quali siano le modalità di assunzione degli assistenti religiosi, della loro selezione e dei loro compiti e se questi vadano a discapito di altre assunzioni urgenti di personale medico e sanitario .
Chiediamo quindi alla Presidente Polverini se non ritenga opportuno, considerate anche lo stato delle casse regionali ed il principio supremo della laicità dello stato, che l'intesa sottoscritta debba essere modificata coinvolgendo anche altre confessioni religiose e impostazioni filosofiche laiche, e comunque favorendo una dimensione squisitamente volontaristica, e non l’assunzione di personale stipendiato a carico della collettività.

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