Abolire le Comunità Montane per aumentare le risorse a disposizione del territorio e i servizi alla collettività

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Molteplicità di enti locali in Italia, questo rappresenta un’idea sbagliata di decentramento, con aggravio di spese, confusione nella ripartizione dei ruoli e aumento della pressione fiscale. Oltre a regioni, province e comuni (e relative circoscrizioni/municipi), sono da annoverare anche le comunità montane, le comunità collinari e le unioni di comuni.
Questa proposta di legge si limita a trattare la questione relativa alle comunità montane che, in particolare, rappresentano una superfetazione degli enti territoriali, nate con l’auspicio di favorire territori le cui caratteristiche geografiche comportano maggiori difficoltà e che nel tempo, essendosi spesso dimostrate incapaci di perseguire e raggiungere gli scopi per cui erano nate, si sono rivelate uno dei tanti strumenti del sistema clientelare e partitocratico volto a creare altre poltrone e centri di potere.
Le risorse delle comunità montane derivano quasi esclusivamente da trasferimenti da parte dello Stato, della Regione, di organismi comunitari ed internazionali.
Analizzandone i bilanci, è evidente come circa la metà dei fondi sia destinata alle spese di struttura e solo una minima parte sia effettivamente ridistribuita ai cittadini, sotto forma di servizi e opere pubblici.
Pur non volendo toccare i “fondi destinati alla montagna” né disperdere quello che di positivo - derivante dall’esperienza, gli studi e i progetti che nei 40 anni di storia delle Comunità montane - si è prodotto, riteniamo che le finalità che la legge 1102/197, individuano per le comunità montane possono utilmente essere perseguite dai comuni nei cui territori ricadono le corrispondenti aree delle attuali comunità con un notevole risparmio di risorse pubbliche.
Partendo da questa convinzione, la presente proposta di legge stabilisce, quindi, la soppressione delle comunità montane, prevedendo, altresì, che le funzioni già esercitate dalle comunità montane soppresse che non possono essere svolte dai comuni possono essere assegnate alle province nel cui territorio, totalmente o in misura prevalente tali comunità erano collocate. Le ulteriori funzioni eventualmente delegate alle comunità dalle province o dalle regioni possono, inoltre, essere riassunte dall’ente delegante.

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

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