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Su quanto avviene nei Pronto Soccorso degli Ospedali di Roma, molto ben documentato dai media di Roma e del Lazio, interrogazione urgente a risposta scritta:

PREMESSO CHE:
- Secondo alcune inchieste svolte dai media della Regione, e quanto documentato con testimonianze, foto e interviste, i Pronto Soccorso degli ospedali della Regione si trovano in un vero e proprio stato di emergenza;
- all’Ospedale Policlinico Umberto I di Roma, secondo quanto documentato venerdì 11 marzo 2011, dai quotidiani La Repubblica e Corriere della Sera, Cronaca di Roma, il sovraffollamento dei pazienti nel Pronto Soccorso determina una situazione molto grave al punto che i medici e gli infermieri si stanno mobilitando per trovare soluzioni, prima che l'emergenza si trasformi in tragedia.. Questa grave situazione si sarebbe determinata per gravi problemi organizzativi; tale situazione di emergenza del Pronto soccorso è stata denunciata da un gruppo di 150 lavoratori che hanno dichiarato che “in quelle corsie persone con patologie diversissime stazionano per ore e ore distese fianco a fianco. E un cardiopatico può capitare vicino a un paziente colpito da una affezione virale alle vie respiratorie, con tutte le conseguenze del caso”. Il comitato di lavoratori ha anche promosso promosso un appello - firmato da più di 120 medici, infermieri e operatori del personale ausiliario – per trovare al più presto una soluzione. Secondo quanto documentato nel servizio giornalistico, i tempi medi di attesa nel Pronto Soccorso sono raddoppiati dal 2005 ad oggi da 3/4 d'ora ad un ora e mezza, con punte di due ore negli orari tra le 12 e le 16. Nell'area del Dipartimento Emergenza e accettazione, il Dea, le permanenze ristagnano poi per tempi lunghissimi, a volte anche più di tre giorni passati su una barella o, se sono tutte occupate, su una poltrona o una sedia. Una media di 14 ore. I pazienti in Codice Rosso, nella cosiddetta Piazzetta, restano in attesa di un ricovero in rianimazione in media 14 ore con punte fino a 3-5 giorni; l’articolo del Corriere della Sera aggiunge: “il personale, spesso precario, è costretto senza rispetto per la dignità e la privacy dei pazienti, ad ammassare uomini, donne, anziani e giovani, su barelle e poltrone, come in un grande calderone, tra flebo e mascherine dell'ossigeno. Tutti sperano che nei reparti dell'Umberto I o di altri ospedali capitolini arrivi una sistemazione. Il record di attesa, in questa triste classifica, spetta a una filippina colpita da ictus: è in fin di vita e aspetta da 20 giorni un letto in rianimazione”.
- secondo quanto documentato dal quotidiano Il Messaggero, cronaca di Roma, lo scorso 25 febbraio, in un grande ospedale del quadrante est di Roma è stato battuto il record di pazienti parcheggiati sulle barelle nel pronto soccorso, anche per cinque giorni, perché i reparti sono pieni: i pazienti erano 73;
- secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Leggo’ lo scorso 31 gennaio “la mancanza di posti letto all’Ospedale San Camillo-Forlanini si ripercuote in particolare sul Pronto Soccorso, trasformato in un ospedale da campo”; “ vi sono pazienti ovunque, lunghe attese nelle sale d'aspetto: così anche il 118 è costretto a intervenire, prestando le lettighe. Questa la cronaca di una giornata come tante, con uomini, donne, malati e non, in qualche caso costretti a sostare nella stessa sala. Altra nota dolente, poi, sono le bibliche attese che si traducono in un'odissea per chi aspetta di essere visitato. Sgomento, rabbia, lamentele e disagi sono ormai all'ordine del giorno: «Sono in fila da due ore e chissà quanto tempo ancora passerà prima che arrivi il mio turno - dichiara Michele D. - non ce la facciamo più, la situazione è insostenibile per tutti»”.
- nel piano della sanità regionale, è stato deciso di chiudere il Pronto Soccorso e il Reparto di breve osservazione del Cto di Roma con ulteriore aggravio della distribuzione dei pazienti che dovranno essere trasportati in altri Pronto Soccorso;

CONSIDERATO CHE:- Secondo quanto preannunciato entro l'anno 2011 chiuderanno altri quattordici pronto soccorso;

INTERROGANO
- il Presidente della Giunta regionale del Lazio Renata Polverini;

per sapere:
- se è a conoscenza della grave situazione in cui si trovano i Pronto Soccorso degli Ospedali della Città di Roma e più in generale di quelli della Regione;
- quali interventi urgenti sono stati messi in campo per monitorare la situazione e intervenire con azioni mirate per scongiurare pericoli e ulteriori sofferenze ai pazienti e se sono previste nel breve e medio termine consultazioni con i responsabili degli Ospedali regionali;
- se non ritenga che il piano sanitario regionale debba con urgenza essere rivisto alla luce delle gravi carenze documentate dai media in queste settimane sul funzionamento dei Pronto Soccorso;
- se esiste uno studio comparativo riguardo il funzionamento e la razionalizzazione dei Pronto Soccorso della Regione Lazio con quelli delle altre Regioni d’Italia;

I consiglieri Giuseppe Rossodivita Rocco Berardo

1 commenti:

Luca ha detto...

La situazione ai Castelli Romani è a dir poco disastrosa. Il pronto soccorso di Genzano di Roma senza alcun motivo è stato chiuso. L'unico in funzione è quello di Albano Laziale, dove non ci sono posti letto! Il famoso grande ospedale dei Castelli dove sta? Per ora c'è solo la prima pietra! Prima e ultima?