Presidenza Commissione vigilanza informazione, ufficiale l’accordo tra Pdl, Pd e Idv. Ora Scalia ricorrerà contro se stesso?

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Nel corso della votazione odierna per la presidenza della Commissione consiliare di Vigilanza sul pluralismo dell’informazione “Mimì” (Scalia, Pd) ha ottenuto 9 voti su 11 prontamente forniti dall’altro frusinate della Commissione “Cocò” (Fiorito, capogruppo Pdl), sceso in campo a sostegno dell’amico in ‘zona Cesarini’. L’Idv, come sempre, non ha fatto mancare il suo apporto di trasparenza, probità e dura opposizione, accodandosi ai due maggiorenti della Pisana. Occorre con forza squarciare questo velo di ipocrisia che rende i cittadini del Lazio, e di Frosinone nel caso di specie, inconsapevoli burattini che ritengono il camerata Cocò antagonista del compagno Mimì e che, indotti in errore, credono che Pd e Idv, per loro conto e in loro nome, controllino l’operato della maggioranza. Oggi è evidente. Non è così.

Va segnalato che il neoeletto Presidente della Commissione sul Pluralismo e informazione Francesco Scalia aveva rilasciato alcuni giorni or sono una dichiarazione ripresa dalle agenzie di stampa (5 luglio) secondo la quale qualora il consigliere radicale Rossodivita fosse stato eletto con alcuni voti della maggioranza avrebbe fatto ricorso usando "gli strumenti di quella legalità di cui il consigliere radicale a parole si fa paladino". Ora che è stato eletto con tutti i voti dei consiglieri di maggioranza, Scalia farà ricorso contro se stesso?

DICHIARAZIONE DEI CONSIGLIERI REGIONALI DEL GRUPPO LISTA BONINO-PANNELLA GIUSEPPE ROSSODIVITA E ROCCO BERARDO

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