L'analisi logica di "detti enti" che non furon mai "detti". Ovvero, l'emendamento Ciocchetti sul concetto: consumo di suolo se fate una Chiesa.

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E' diventata legge quella norma sul Piano Casa & Chiesa voluta da Luciano Ciocchetti, e rivendicata nel corso del dibattito anche dal Partito democratico (ma l'ha detto qualcuno? ma il popolo democratico lo sa? i militanti sono d'accordo? mah...), che dice cose che a una prima lettura non avrebbero un senso, ma probabilmente per esperti colatori di cemento un senso ce l'hanno, eccome! Io, che rimango un comune cittadino e, quando il Presidente del Consiglio regionale Abbruzzese me lo consente - vista la lesione dei diritti nei confronti dei consiglieri non solo in questa circostanza - anche un Consigliere regionale, però, non l'ho capita.

Leggiamola insieme. Dice la norma:
"Al fine di garantire agli Enti istituzionalmente competenti (quali? in questa parte iniziale e fondamentale della norma non si dice... voi lo sapete? mah, ce lo dirà, aspettiamo...) le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione o l'ampliamento di edifici di culto, di attrezzature religiose e complessi parrocchiali sulle aree nella disponibilità di detti enti (fermi tutti! quali enti? non ce l'avete ancora detto! non si capisce! ce lo direte dopo? speriamo...) è consentita la realizzazione di interventi ad uso residenziale, commerciale, direzionale, turistico o a servizi, con una volumetria non superiore a quella delle opere religiose (qui interviene il Partito democratico che dice: fino a un massimo di 3 mila mq di superficie. Ma come? E quanti piani facciamo? E quindi adesso la norma va bene? Pare di sì, visti gli interventi successivi dei consiglieri del Pd che, a un certo punto della discussione, rivendicano la norma piano chiesa. Ma andiamo avanti nella lettura, questa notizia però speriamo circoli, almeno per aprire un dibattito col e nel Pd). I proventi derivanti a detti Enti (nooo! fermi tutti di nuovo! quali Enti? detti Enti! ma dove li aveti "detti" i detti enti!? non è uno scherzo... è così!) dalla cessione a terzi a qualsiasi titolo delle aree edificabili, ovvero dei relativi diritti edificatori o degli immobili realizzati sono integralmente destinati alla esecuzione delle opere religiose. (e no! siamo arrivati alla fine e non ci avete detto chi sono i detti Enti - con la E maiuscula? - anche perché i proventi a quali enti o Enti arriveranno?)".

Ecco abbiamo letto insieme la norma. Non ci sono altri commenti da fare. Ho chiesto personalmente al consigliere Irmici apparente ideatore di questa norma di spiegarcela. Di fronte ad altri colleghi, però, non è stato in grado di sciogliere i dubbi. Abbiamo capito che il fautore non era lui, era Ciocchetti, che infatti sulle agenzie l'ha spiegata e rispiegata da par suo. Intanto proprio nelle ore in cui si votava questa norma,  anche se di solito si vedono solo a Natale e a Pasqua, facevano capolino alla bouvette del consiglio uomini di Chiesa. Sicuramente coincidenze, per carità. Ma anche i costruttori edili hanno il loro santo patrono. Il problema è che è lo stesso che si festeggia tutti i giorni alla Regione Lazio.


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