Nel Lazio sempre più anomalia sui rifiuti: l'impianto di Via Salaria che puzza e l'esempio di un ciclo che non si chiude.

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Oggi in commissione ambiente della Regione Lazio è stata ascoltata l’Ama così come richiesto del comitato dei cittadini di Villa Spada. Questi ultimi, da diversi mesi, denunciano odori nauseabondi provenienti dall’impianto di trattamento meccanico biologico ubicato in via Salaria.
Premesso che, rispetto alle giuste istanze dei cittadini, l’Ama non ha dato nessuna risposta esaustiva, ci preme sottolineare anche un altro passaggio dell’audizione. Ascoltando le parole dei dirigenti dell’azienda romana, si è appreso che i due impianti di trattamento meccanico biologico lavorano esclusivamente quando gli inceneritori del Lazio sono disponibili a ricevere il combustibile derivato da rifiuti. Visto che, come più volte denunciato, da ottobre del 2011 il gassificatore di Malagrotta è fermo per motivi misteriosi, ci continuiamo a chiedere quante delle 4.000 tonnellate di indifferenziato prodotte a Roma ogni giorno, vanno a finire come tal quale a Malagrotta. Questo quesito, come tanti altri, non hanno mai trovato nessuna risposta da parte della presidente Polverini. Per tale motivo, e considerando la grave situazione di Roma, chiediamo al ministro Clini e al commissario Sottile di fare piena luce sulle troppe anomalie che si celano dietro al ciclo dei rifiuti nel Lazio.

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