Piano povertà Polverini: trionfo demagogia

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Avremmo volentieri dato il nostro plauso a una iniziativa, il Piano Povertà presentato oggi, che ha l’obiettivo di sostenere, in questa fase di gravissima crisi, i cittadini e le famiglie più svantaggiati. Solo che non ci siamo dimenticati, ed è bene che anche i cittadini del Lazio lo ricordino, delle lunghe ore trascorse nell’Aula del Consiglio per tentare di scongiurare, con un’opposizione quanto mai responsabile e propositiva, l’approvazione della manovra finanziaria voluta dalla maggioranza al governo della Regione. Una manovra-stangata che istituisce nuove imposte come l’aumento dell’accise sui carburanti, l'aumento dell'addizionale Irpef, l'aumento del 10 % della tassa di circolazione. E che taglia servizi essenziali tra i quali quelli relativi al trasporto pubblico e al sostegno ai meno abbienti. Per non parlare della ignominiosa vicenda dei vitalizi estesi agli Assessori non eletti della Giunta Polverini, un tributo reso alla partitocrazia che costerà 1 milione di euro, cui si aggiunge il mantenimento di tutti i privilegi – auto blu, stipendi stratosferici dei manager pubblici, consulenze d’oro, inutili Commissioni consiliari – che i nuovi bramini della Regione si faranno pagare dai cittadini-paria. Alla luce di tutto ciò il Piano anti-povertà appare inevitabilmente frutto di una attitudine demagogica e schizoide: con una mano si danno soldi ai cittadini in difficoltà e con l’altra gli si riprendono. Come nel caso del fondo di rotazione istituito per agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, annunciato in pompa magna e subito seguito dal blocco dei pagamenti alle imprese creditrici della Regione. Notiamo, peraltro, che le associazioni coinvolte sono pressoché tutte rigorosamente cattoliche, speriamo che l’accesso agli aiuti non sia “categorizzato”.

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

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