Commissario Ambiente Potocnik risponde a nostra lettera su incongruenze piano Polverini

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Il Commissario Europeo all’Ambiente Janez Potocnik ci ha fatto pervenire una sua comunicazione – che rendiamo pubblica sul sito www. radicalilazio.it - in risposta alla nostra lettera del 9 novembre scorso con la quale intendevamo evidenziare e segnalare diverse incongruenze contenute nel Piano Regionale dei Rifiuti del Lazio approvato dalla Giunta Polverini. Nella sua lettera di replica il Commissario Potocnik conferma che, nell’ambito del procedimento per infrazione avviato dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia, “la Commissione europea continua la sua azione diretta a garantire che le Autorità italiane eseguano la sentenza pronunciata dalla Corte di giustizia dell’Unione europea nella causa C-82/06”. Ricordiamo che, con quella sentenza la Corte aveva condannato l’Italia per la mancata elaborazione del piano di gestione dei rifiuti della Regione Lazio valutando il Piano stesso inefficace a rispettare la direttiva Ue. Ricordiamo altresì che, non avendo l’Italia ottemperato alla sentenza della Corte di Giustizia, la Commissione aveva deciso di procedere con una seconda lettera di messa in mora. La lettera del Commissario all’Ambiente si conclude precisando che gli uffici UE “[…] non registreranno la Vostra comunicazione come reclamo individuale, ma terranno in evidenza le informazioni da Voi trasmesse nell’ambito del procedimento per infrazione già in corso.” Nella nostra lettera al Commissario Potocnik, avevamo evidenziato come il Piano Polverini, in realtà ne contenesse due: il primo tiene conto della normativa vigente in Italia (art.1108, L.296/06) quindi fissa come obiettivo al 2012 il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, il secondo viene definito “scenario di controllo” e nasce dall’ipotesi di avere negli anni una crescita inerziale sia di produzione dei rifiuti che di percentuale di raccolta differenziata, prevedendo che la stragrande maggioranza di RSU venga smaltita in discarica. Affermavamo, dunque che i due piani sono l’uno irrealizzabile e l’altro non in grado di rispettare la gerarchia dei rifiuti più volte definita dalle Direttive europee. Nella lettera, inoltre, segnalavamo, oltre all’enorme gap esistente tra obiettivi dichiarati e situazione attuale della raccolta differenziata nel Lazio, anche il grave deficit sul fronte degli impianti di trattamento e smaltimento. Avevamo evidenziato come questi due grandi problemi per essere risolti richiederebbero, da parte della Giunta Polverini, lo stanziamento di ingenti risorse economiche che, ad oggi , non sono previste in nessun documento di programmazione. Infine, a dimostrazione del reale intento della giunta Polverini di perseguire il cosiddetto “scenario di controllo”, segnalavamo che le due zone individuate dal Commissario ai Rifiuti del Lazio, prefetto Pecoraro, (Corcolle e Quadro Alto) quali siti “temporanei” per sostituire la discarica di Malagrotta, hanno grandezza e volumetrie del tutto paragonabili a quelle utilizzate nel triennio 2008/2011 a Malagrotta.


Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

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