Striscia la Non-Notizia.

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Striscia la Notizia ha nascosto la vera situazione dell'Anfiteatro di Sezze (LT) con un servizio fuorviante ed a senso unico che ha utilizzato le sole dichiarazioni del sindaco di Sezze, Campoli, senza dare alcun tipo di spazio alla controparte. Brumotti, in un clima goliardico è riuscito a disegnare un quadro della vicenda assolutamente non rispondente alla realtà. Sorvolando sul fatto che non sono stati ascoltati coloro che dell'Ecomostro hanno fatto un caso, denunciandolo anche a Striscia con varia documentazione, cioè il Movimento Libero Iniziativa Sociale e il Gruppo Radicale alla Regione Lazio; sono state riportate cifre non corrispondenti al vero: nel servizio si parla di un milione e centomila euro finora utilizzati, mentre a noi risultano impegnate cifre molto maggiori. Il servizio, poi, è stato impostato in modo tale che passi l'idea che quello scempio deve essere ultimato con utilizzo di ulteriore denaro pubblico, altri 800.000 euro, ma il vecchio anfiteatro, cioè il Teatro Sacro Italiano, non poteva essere abbattuto e l'Ecomostro non poteva essere edificato, perché i finanziamenti utilizzati arrivano da fondi DOCUP 2000 -2006 per "lavori di ristrutturazione", mentre nell'area interessata a tutto si è proceduto tranne che ad una ristrutturazione che si poteva completare al massimo con un quarto della cifra già spesa. Il complesso originario dell'Anfiteatro, opera del famoso architetto Piacentini, era perfettamente inserito nell’ambiente circostante ed è stato demolito con le ruspe piuttosto che essere recuperato, mentre al suo posto è stato costruito un vero e proprio mostro in cemento inutilizzato. Si dovrebbe indagare sulle responsabilità delle diverse amministrazioni coinvolte, dall’Europa alla Regione Lazio, dalla Provincia di Latina al Comune di Sezze, invece Striscia la notizia ha "dimenticato" di ricordare che da mesi attendiamo dalla presidente Renata Polverini risposta alle nostre interrogazioni. Niente è dato sapere sui progetti, sulle varianti in corso d'opera, sulle relative approvazioni, sulle valutazioni di impatto ambientale, sui vincoli paesaggistici e idrogeologici, nulla su pareri relativi a vincoli archeologici e su eventuali collaudi.

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