Malasanità: Aurelia Hospital di Roma, la nostra denuncia

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Alto tasso di infezioni, spesso mortali, nei reparti, precarie condizioni igieniche generali e scarsa manutenzione. Queste le ragioni dell’interrogazione che i consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno inviato alla presidente Polverini in merito alla situazione dell’Aurelia Hospital di Roma su cui, nei giorni scorsi, è stata pubblicata un’inchiesta dal quotidiano “la Repubblica”. Domani 13 ottobre i consiglieri Rossodivita e Berardo e la deputata radicale Rita Bernardini depositeranno un esposto denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
Il presidio ospedaliero, di proprietà del Gruppo Garofalo, che opera in regime di convenzione con la Regione Lazio, in soli nove mesi (dal gennaio al settembre 2009), ha registrato 80 casi, di cui 26 mortali, di infezioni ospedaliere provocate dall'acinetobacter baumanii, un batterio che si diffonde in ambienti dove c'è scarsa igiene e pulizia e resiste a moltissimi antibiotici. L’indagine sollecitata dal presidente della Commissione d'inchiesta, Leoluca Orlando, ha dimostrato uno stretto rapporto fra l'alto numero di infezioni e le precarie condizioni igienico strutturali dell'Aurelia Hospital. Un sopralluogo del Dipartimento di prevenzione (Sisp, Spresal e Area Governo della Rete) diretto dal professor Daniele Gamberale ha dato l'allarme sulle precarie condizioni igieniche di molti reparti, pronto soccorso compreso.

Nell’interrogazione, i consiglieri radicali alla Regione Lazio, chiedono, anzitutto, di sapere se l’alto numero di decessi all’Aurelia Hospital non renda opportuno il ritiro dell’accreditamento regionale. Richiedono, inoltre, di conoscere quanti controlli da parte dell’Asl competente siano stati effettuati nella struttura dell’Aurelia Hospital negli ultimi quattro anni, con quali risultati e quali iniziative si intendano adottare per scongiurare altre infezioni ospedaliere e altri decessi sia nell’Aurelia Hospital che in tutte le altre strutture pubbliche ed accreditate della Regione Lazio.
I consiglieri Rossodivita e Berardo chiedono, poi, di conoscere i dati regionali (numeri assoluti e tasso di infezioni ospedaliere) e quale sia la cifra che la Regione Lazio ha dovuto sostenere per le degenze verificatesi a seguito delle infezioni. Nell’interrogazione si chiede, infine, se i dati riguardanti i tassi di infezione dei singoli ospedali, pubblici e privati, siano conoscibili agli utenti e, in caso affermativo, dove siano pubblicizzati e se sono pubblicati in Internet e a che punto si trova la costituzione dei CIO (Comitato infezioni ospedaliere) in tutti gli ospedali della Regione Lazio.

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