Se Polverini e Formigoni vengono esclusi dalle elezioni per mancanza di firme...

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Dopo la bomba Formigoni, ora anche la Polverini. Se dovessero essere confermate le esclusioni delle due candidature (si badi bene, cadendo il cosiddetto listino cade anche il candidato governatore, e dunque non saranno presenti i candidati di centrodestra in Lombardia e nel Lazio), sarebbe giusto fare una "leggina" tale da garantire il loro ritorno in gioco?

Secondo me no. Assolutamente no.

Per due ragioni: la prima è che il termine per le presentazione delle liste è ad oggi chiuso, quindi *non* si tratterebbe come richiesto dai radicali alcune settimane fa di ripristinare una legalità assente nella fase preelettorale di raccolta firme, durante la quale ci si rispondeva "il problema vostro: è che non siete rappresentativi"; la seconda è che le ragioni di un tale provvedimento non agirebbero per ripristinare una legalità assente, ma affermerebbero che la legge in vigore non va rispettata essendo, come dicono, burocratica.

La legge è burocratica? La legge è generale e astratta, vale per tutti, e gli uffici dello Stato preposti non devono fare altro che farla rispettare. E' come se, siccome la Lista Bonino Pannella non è riuscita a raccogliere un numero di firme minime valide, dovesse rientrare in gioco in tutte e sei le regioni dove è stata esclusa. Una proposta del genere non avrebbe fatto spernacchiare Maroni&company? Per le stesse ragioni si alzi forte il suono (lo stesso) per Formigoni&Polverini.

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