Breve diario di un'iniziativa nonviolenta

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Primo giorno di sciopero della fame, martedì 21 aprile 2009
Rita mi chiama e dice: "Rocco, ancora non hanno fatto nulla. Io inizio un digiuno. Tu?". I malati intrasportabili, non attaccati a apparecchiature elettromedicali, non possono ancora votare da casa nonostante la Presidenza del Consiglio avesse assicurato la rimozione di questa barriera di diritto al voto. Iniziamo? Mi ha chiesto... Ok iniziamo, ho risposto. Partiti di già dalla mezzanotte.

Secondo giorno di sciopero della fame, mercoledì 22 aprile 2009
Alcune agenzie di stampa ne hanno dato notizia, pochi invece i quotidiani che si sono interessati all'iniziativa, merita una citazione "Terra" il nuovo quotidiano di area verde. Rita è in aula forse avrà notizie più fresche, forse qualcuno del Governo l'avrà fermata per comunicarle qualcosa? Aspettiamo. Intanto l'iniziativa non interessa il quotidiano dei Vescovi che preferisce parlare dell'improvvida delibera di giunta del Municipio X di Roma sui testamenti biologici. Tra cinque ore siamo a 48 ore di sciopero della fame. Il Presidente del Consiglio vorrà risponderci?

Terzo giorno di sciopero della fame, giovedì 23 aprile 2009
La fame il terzo giorno si fa sentire. Ma alla fine non ci si pensa. Rita mi ha chiamato il pomeriggio per dirmi che ancora non è uscito nulla, e forse dobbiamo insistere a fare qualcosa. Intanto sul sito abbiamo sistemato tutto. Chi vuole aderire aderisce. Domani c'è la consegna delle firme al Comune di Roma. Sono le 19, Rita mi chiama e mi dice di riprendere tutte le informazioni e preparare una lettera aperta al Presidente del Consiglio da firmare tutti insieme per il giorno dopo. Torno a casa. E' più facile scrivere una lettera al Presidente del Consiglio in un momento così. Tra le 23.30 e le 24.00 è pronta. La giro a Rita. Se è d'accordo domani la mandiamo.

Quarto giorno di sciopero della fame, giovedì 23 aprile 2009
Al quarto giorno di sciopero della fame si va sotto al Campidoglio, non per il diritto di voto dei malati intrasportabili, ma per il registro dei testamenti biologici a Roma. Abbiamo raccolto 8.000 firme con la Cellula Coscioni iniziativa popolare disabili Roma, perché il consiglio comunale deliberi su un registro dei testamenti biologici presso il Comune. Non ci fanno salire, chiusi da un cordone di polizia, ma questa è un'altra storia. Ritornando al partito incrocio Rita, la lettera aperta al Presidente del Consiglio va bene, la inviamo. Dopo qualche ora sento un'amica che lavora presso Palazzo Chigi. Mi assicura che la segreteria di Berlusconi gliela stava mettendo fra le carte della giornata. Magari la legge.

Sesto giorno di sciopero della fame, sabato 25 aprile 2009
Oggi è la liberazione, sicché marciamo dal partito fino a P.zza Venezia, poi fino al Quirinale, poi fino a Fontana di Trevi. Palazzo Chigi e poi ritorno al Pantheon e Torre Argentina. Oggi è quasi festa. Difficile che avremo notizie. C'è una riunione nel pomeriggio, direzione allargata di Radicali Italiani. Rita fa il punto sui digiunatori e su quel che può accadere nelle prossime ore. Tutto si deciderà nell'assemblea dei capigruppo della Camera di martedì. Mentre Rita parla non mi sento bene. Mi alzo. Giro un po'... ho aria nella pancia. :)

Settimo giorno di sciopero della fame, domenica 26 aprile
Non ci sono novità e non ci saranno. Denunciamo però che il silenzio è assoluto. Nessuno dice nulla di nulla. Solo Avvenire cita in un piccolo box la nostra iniziativa. Speriamo almeno i parlamentari sappiano cosa stiamo facendo. Rita mi racconta di aver detto ad alcuni parlamentari del PdL che non potevano non votare e sbrigarsi a votare una legge del genere, non dovranno mica anche per questo avere l'ok del capo...? Infondo aveva già detto sì, alcuni mesi fa. Dall'altra parte, il PD rassicura che si attiverà perché sia messo al voto. Domani c'è conferenza capigruppo. Vedremo. Intanto dobbiamo capire che fare. Sospendiamo in caso di un positivo riscontro da parte dei gruppi? E se non se ne fa nulla? Rita minaccia sciopero della sete...

Ottavo giorno di sciopero della fame, lunedì 28 aprile
Stiamo tentando di fare e chiudere Agenda Coscioni, Mihai però viene raggiunto da una telefonata: se ti candidiamo hai tutti i documenti? Quali? Molti per chi è nato in Romania, risiede in Italia e si vuole candidare in Italia. Tocca andare al Consolato Rumeno. Andiamo. Torniamo. Continuiamo a fare Agenda Coscioni. Dobbiamo concludere in poche ore. Pubblicheremo "La Peste Italiana", il libro radicale sul regime partitocratico. Concentrati a impaginare, arriva una telefonata. Josè: i capigruppo hanno deciso: è all'ordine del giorno! Sospendiamo! Ce l'abbiamo quasi fatta!
Continuiamo a fare Agenda Coscioni. Nei prossimi giorni potrebbe essere approvata la legge, ma intanto c'è un problema più grande: dobbiamo chiudere il giornale in meno di 10 ore. 40 pagine. 4 pagine l'ora. Ce la faremo. Severino voterà e questa volta si candiderà anche alla ricerca di voti! In bocca al lupo Severino!

2 commenti:

Metilparaben ha detto...

Grande Rocco!

Rocco Berardo ha detto...

Ma chi me l'ha fatto fare? La risposta è sopra di me... ;-)